Note da: Il metodo Warren Buffett

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Il metodo Warren Buffett incarna l’approccio del più grande investitore di sempre: un investimento orientato al valore, basato sull’analisi dei fondamentali e su decisioni razionali, per ottenere rendimenti superiori alla media nel lungo periodo.

✅ Raccomandato a

Chi vuole avere un numero limitato di aziende su cui investire e studiarne i bilanci.

❌ Non raccomandato a

Chi vuole investire diversificando su diversi strumenti finanziari e non ha molto tempo da dedicare a questa materia.

🧠 Cosa ho imparato

Ho sempre pensato che esistessero solo due approcci per operare sui mercati finanziari:

  • fare trading speculativo a breve termine;
  • Investire a lungo termine con un portafoglio diversificato in azioni, ETF, obbligazioni, immobili e materie prime;

L’investimento orientato al valore mi ha rivelato un’alternativa: analizzare i fondamentali per identificare se un’azienda è sopravvalutata o sottovalutata. Se il prezzo per azione è inferiore al suo valore reale, potrebbe essere il momento di acquistare.

🔖 Citazioni preferite

La razionalità è essenziale soprattutto quando tutti gli altri prendono decisioni di breve termine sulla base dell’avidità o della paura; è in quel momento che si fanno i soldi.

Bisogna essere avidi quando gli altri hanno paura e avere paura quando gli altri sono avidi.

La formazione di Buffett è stata influenza da alcune delle più influenti personalità del mondo della finanza.

Philip Fisher: i prìncipi

Fisher è stato un imprenditore statunitense il cui approccio agli investimenti comprendeva anche la valutazione del management. Il suo pensiero include i seguenti punti:

  • un investimento non è adeguato se l’azienda non è in grado di generare utili per gli azionisti;
  • l’azienda deve produrre prodotti e servizi con costi di produzione bassi per resistere nei periodi di difficolta;
  • un azienda con margini di profitto elevati è maggiormente in grado di autofinanziarsi senza diluire la proprietà degli azionisti;
  • osservare la comunicazione con gli azionisti: sono trasparenti o guardano solo al proprio tornaconto personale?
  • il manager capace è in grado di non perdere di vista gli obbiettivi di lungo termine e nel frattempo non trascura la gestione quotidiana;
  • analizzare il comportamento e la comunicazione/trasparenza dei manager specialmente nei periodi difficili del mercato;
Benjamin Graham: i prìncipi

Graham è considerato il padre dell’investimento orientato al valore; il suo approccio agli investimenti comprende:

  • una società va acquistata per non più di due terzi del valore dei suo patrimonio;
  • non ci devono essere debiti aziendali al di sopra del proprio valore;
  • il mercato deprezza i titoli di frequente a causa di paura o avidità;
Charlie Munger: i prìncipi

Munger era il socio di Buffett nella Berkshire Hathaway. Il suo approccio è agli antipodi rispetto a Graham:

  • meglio pagare il giusto prezzo per un’ottima azienda che un ottimo prezzo per l’azienda giusta;
  • non sopravvalutare la diversificazione. Avere un’eccessiva diversificazione è un rischio perché non è possibile tenere d’occhio tutte le uova in tutti i panieri. Investire troppo in un’azienda che si conosce poco è più rischioso che avere una diversificazione limitata;
  • le previsioni sugli sviluppi futuri e le caratteristiche del management aumentano il valore dell’azienda;
  • acquisto selettivo di pochi titoli e conservazione degli stessi per svariati anni;
Come valutare l’acquisto di un’azienda

Ci sono quattro criteri da prendere in considerazione durante la valutazione dell’acquisto di un’azienda e questi sono: criteri di business, criteri di management, criteri finanziari e criteri di mercato.

Criteri di business

Se le persone non analizzano un investimento con attenzione, rischiano di vendere alla prima difficoltà. Buffett, invece, si concentra su ciò che rende un’azienda solida, basandosi su questi criteri:

  • Semplicità e comprensibilità: il successo dipende non da quanto si sa, ma da quanto si capisce di ciò che si investe.
  • Storia operativa stabile: i rendimenti migliori provengono da aziende che offrono lo stesso prodotto o servizio da anni, senza cambiamenti rischiosi; grandi cambiamenti e grandi utili raramente vanno di pari passo.
  • Prospettive a lungo termine: i titoli ideali generano alti guadagni rispetto al capitale e mantengono un vantaggio competitivo nel lungo periodo.
Criteri di management

L’analisi del comportamento dei manager durante la presentazione dei risultati aziendali è fondamentale, specialmente nei momenti di difficoltà. Trasparenza e atteggiamento da veri proprietari, con l’obiettivo di aumentare il valore per gli azionisti, sono aspetti chiave. Buffett investe solo in aziende con una gestione competente e onesta, indipendentemente dalla redditività. Ecco i suoi principali criteri per valutare il management:

  • Razionale allocazione del capitale: i manager devono saper allocare il capitale aziendale, decidendo come utilizzare gli utili: reinvestirli, distribuirli o acquistare crescita. Un’azienda con una redditività inferiore alla media ma con liquidità in eccesso può scegliere tra queste opzioni:
    • continuare a reinvestire a tassi inferiori alla media;
    • acquistare crescita;
    • redistribuire il denaro agli azionisti;
  • Trasparenza: i migliori manager comunicano apertamente successi ed errori. Le aziende commettono errori, ma i manager di valore li discutono con onestà, evitando ottimismo eccessivo o risultati di breve termine a scapito del lungo periodo.
  • Imperativo istituzionale: è la tendenza dei dirigenti a imitare i comportamenti altrui, anche irrazionali, per non sembrare “fuori dal coro”. Questo porta spesso alla perdita di razionalità, spingendo i manager a evitare decisioni impopolari anche se necessarie.
Valutazione del Management

Valutare il management non è semplice, poiché le persone sono più complesse dei numeri di bilancio. Per avere una visione completa, è necessario dedicare tempo all’analisi delle dichiarazioni e dei rapporti finanziari, un lavoro che molti trascurano. Ecco i punti su cui è utile concentrarsi:

  • Analizzare i rapporti finanziari degli ultimi anni;
  • Valutare le dichiarazioni del management sulle strategie future e confrontarle con i risultati effettivi per vedere se i piani sono stati realizzati;
  • Confrontare le strategie passate con quelle attuali per individuare eventuali cambiamenti;
  • Comparare i rapporti aziendali con quelli di altre aziende simili nello stesso settore;
Criteri finanziari

Buffett non si affida troppo ai rapporti annuali, preferendo invece analizzare le medie degli ultimi cinque anni. I suoi principi guida sono:

  • Concentrarsi sulla redditività del capitale anziché sugli utili per azione;
  • Cercare aziende con margini di profitto elevati;
  • Verificare che per ogni dollaro incassato l’azienda abbia generato almeno un dollaro di valore di mercato;
Criteri di mercato

Quando si valuta l’acquisto di quote in una società, è utile porsi due domande fondamentali:

  • La società ha valore?
  • È il momento giusto per acquistare?

Prezzo e valore non coincidono sempre, poiché il mercato non è perfettamente razionale e il prezzo può fluttuare sopra o sotto il valore reale. L’investimento dovrebbe basarsi su:

  • Valore dell’azienda: il valore intrinseco è la valutazione che i mercati dovrebbero attribuire all’azienda in base ai suoi bilanci;
  • Prezzi vantaggiosi: acquistare al di sotto del valore intrinseco crea un margine di sicurezza, proteggendo dai ribassi e offrendo ottime opportunità di guadagno con il rialzo dei mercati;
L’acquisto delle azioni

Buffett tende a mantenere le sue partecipazioni a tempo indeterminato, a condizione che il rendimento del capitale resti soddisfacente, il management sia competente e onesto, e il mercato non inizi a sovrastimare l’azienda.

La gestione del portafoglio

Dopo l’acquisto di un’azione, un altro aspetto fondamentale è la gestione continua del portafoglio. Non si tratta solo di acquistare, vendere o mantenere titoli, ma di considerare il margine di sicurezza, misurabile confrontando il prezzo attuale con il valore intrinseco dell’azione.

Buffett non segue il mercato minuto per minuto, né si interessa al breve termine. Invece, si concentra su poche aziende eccellenti, semplificando notevolmente la gestione del portafoglio.

La psicologia dell’investimento

Si tende a vedere il mercato azionario come un insieme di numeri e automatismi “freddi”, ma in realtà riflette i nostri comportamenti, spesso contraddittori, imprevedibili e poco razionali. Ben Graham, nei suoi libri The Intelligent Investor e Security Analysis, sostiene che il peggior nemico dell’investitore sia lui stesso: controllare le proprie emozioni è essenziale per investire con successo.

L’irrazionalità di alcuni investitori e gli avvertimenti di Graham hanno ispirato studi sulla psicologia degli investimenti, portando allo sviluppo della finanza comportamentale, che esplora aspetti come:

  • Eccesso di sicurezza: le persone tendono a essere troppo sicure di sé, portandole a errori, poiché è difficile per loro immaginare di non essere superiori alla media;
  • Reazione eccessiva: reazioni esagerate alle cattive notizie e più lente nel riconoscere quelle buone.
  • Avversione alle perdite: le perdite pesano emotivamente più dei guadagni equivalenti;
  • Contabilità mentale: il modo di percepire il denaro cambia con le circostanze; ad esempio, si accettano più rischi con denaro “trovato” o inaspettato;
  • Avversione miope alla perdita: combinazione tra avversione alla perdita e frequenza di valutazione, come il monitoraggio giornaliero dei prezzi;
  • Effetto “Lemming”: la tendenza a seguire gli altri. Come dice Buffett, “I gestori di fondi raramente sono incentivati a prendere decisioni intelligenti: un successo non convenzionale porta pochi riconoscimenti, mentre un fallimento convenzionale è più accettato.”;
Diversificazione

Prima di parlare di diversificazione, è essenziale definire il rischio: la possibilità di perdita o riduzione del valore intrinseco di un bene, indipendente dal prezzo del titolo e legato all’orizzonte temporale. Più è lungo il periodo, minore è il rischio. Buffett afferma: “La diversificazione protegge dall’ignoranza; se vuoi essere sicuro che nulla vada male, possiedi tutto. È un approccio sensato per chi non può fare analisi finanziarie, ma porta solo a risultati medi.” La psicologia conta: paura e avidità influenzano i prezzi, spingendoli sopra o sotto il valore reale di un’azienda.

Il valore della pazienza

La pazienza è essenziale per gli investimenti a lungo termine, ma molti operatori di borsa tendono a concentrarsi sul breve termine per vari motivi:

  • Cercano di guadagnare il più possibile in poco tempo;
  • Sono mossi dall’avidità;
  • Credono di poter prevedere i cambiamenti nella psicologia di mercato;
  • Hanno perso fiducia nei risultati positivi degli investimenti a lungo termine a causa delle crisi finanziarie cicliche;

🌙 Conclusioni

In queste note ho riportato in breve il pensiero e il modo di operare di Buffett. Diverse sono le capacità che bisogna padroneggiare per avere una discreto successo con questa metodologia, alcune della quali, come il distacco dalle emozioni, tornano utili sempre negli investimenti in generale.

Grazie per aver letto questo articolo!
Se noti qualche inesattezza o hai bisogno di chiarimenti non esitare a contattarmi. Farò del mio meglio per correggere eventuali errori o rispondere al più presto.

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